Nel corso della nostra giornata siamo abituati da sempre a dividere le nostre attività in piacevoli e spiacevoli. Però, se ci pensiamo bene, anche compiti come quello di sbrigare le faccende in casa, possono trasformarsi in pratiche di consapevolezza e non significa che, necessariamente, questi compiti debbano essere noiosi e poco interessanti. Sta in noi trasformare queste attività in pratiche di consapevolezza rallentandole e prestando loro un diverso livello di attenzione.Personalmente non mi dispiace lavare i piatti. Stare in piedi, davanti al lavandino, con le maniche rimboccate e le mani immerse nell’acqua tiepida, sentire la spugnetta insaponata che passa sulla superficie del piatto, non è poi così male. Provate a prendervi il vostro tempo con ogni piatto, cercare di essere pienamente consapevoli del piatto, dell’acqua e di ogni movimento delle mani. Ogni minuto, ogni secondo della nostra vita è un miracolo. I piatti stessi e il fatto che siamo qui a lavarli sono un miracolo.
Se non siamo capaci di lavare i piatti con gioia, se vogliamo finire velocemente per fare qualcos’altro, saremo probabilmente ugualmente incapaci di godere di qualsiasi altra attività. Penseremo sempre a cosa fare dopo e saremo sempre trascinati dal futuro, mai capace di vivere la magia del momento presente.
psicologo gorizia, psicologo trieste, psicologo udine, psicologo on-line, albo psicologi, stress, ansia, problemi relazionali, problemi di coppia, burnout, depressione, crescita personale, motivazione, cambio abitudini, psicologia anti-aging, disturbi alimentari, psicologica dell'alimentazione, psicologo dello sport
Commentaires