Con questa serie di post, vediamo di illustrare le caratteristiche delle diete più famose al mondo, cercando di individuare i pro e i contro di ognuna di esse. La dieta vegana è un regime alimentare che esclude completamente i prodotti di origine animale. Si differenzia dal più mite vegetarianismo, che ammette alcuni cibi di derivazione animale, come latte, formaggi, uova e miele, perché non ammette altro che prodotti vegetali. Come succede spesso per i regimi alimentari estremi, anche questa viene indicata come stile di vita, infatti incide profondamente anche su altre abitudini quotidiane, come l’abbigliamento o i consumi in genere, e si prefigge delle regole atte ad evitare qualsiasi forma di crudeltà verso gli animali e l’ambiente. Molto spesso le motivazioni, più che di ordine salutistico, sono di principio etico. I vegani non accettano alcuna forma di sfruttamento animale e, pertanto, il loro comportamento è teso alla riduzione o alla utopistica eliminazione degli allevamenti animali e della caccia. Talvolta il veganesimo si affianca all’approccio ad alcune religioni e filosofie orientali che da sempre rifiutano il consumo di prodotti animali.
Esistono, però, anche le motivazioni salutistiche, che fanno avvicinare a questo stile di vita. Essendo orientata esclusivamente sui prodotti di origine vegetale prescinde da ogni rischio legato ai cibi derivanti dagli animali, ossia alle dislipidemie, coronaropatie, iperuricemie ecc.
Diversi medici come Mc Dougal, o come Virginia Messina sostengono il salutismo indotto dalla dieta vegana affermano che il rischio cardiovascolare può essere ridotto notevolmente abbattendo la quota dei grassi apportati con l’alimentazione. I due medici consigliano quindi di discriminare totalmente gli alimenti di origine animale ma anche tutti gli alimenti di origine vegetale oleosi, come la frutta secca o le olive, e in generale anche gli altri grassi come il tofu. Appare immediatamente evidente che un simile regime alimentare è assolutamente squilibrato rispetto alle reali necessità dell’essere umano, quindi potenzialmente dannoso nel lungo termine. Per tale motivo, l’adozione della dieta vegana richiede un’attenta supervisione medica in grado di prevenire o colmare eventuali carenze alimentari attraverso l’uso di specifici integratori.
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