Lo stress, ormai, è il protagonista delle nostre giornate.
Quando siamo bloccati in mezzo al traffico con un concerto di clacson attorno a noi, oppure quando non riusciamo a rispettare la scadenza della consegna di un lavoro o quando facciamo lo slalom tra gli impegni per riuscire a portare i bambini a scuola. Sono solo esempi, ma sono sicuro che chiunque sia in grado di aggiungerne altri alla lista.
Lo stress, come ho scritto più volte, è una risposta aspecifica alle situazioni ambientali.
Che cosa significa aspecifico? Significa che il nostro cervello primordiale, quello dove c’è la sede delle risposte automatiche, indipendenti dalla nostra volontà, non riesce a fare una distinzione tra un pericolo reale e una situazione normale che non comporta rischi. Nessuno muore perché sta scadendo la rata del mutuo, ma la reazione del nostro sistema nervoso è assolutamente identica alla reazione che aveva il nostro progenitore nel paleolitico quando si trovava di fronte ad una belva feroce.
Lo stress è particolarmente insidioso perché i fattori stressanti si accumulano in modo lento e progressivo senza che ce ne accorgiamo o senza prestare l’attenzione che dovremmo. Ormai, da troppe persone, lo stress cronico viene considerato una situazione normale da accettare. Anzi, sento tanti che si vantano di avere una vita frenetica, di dormire poche ore, di lavorare tantissimo. Salvo poi lamentarsi dei dolori cervicali, lombari, dei crampi allo stomaco, di ingrassare pur essendo perennemente a dieta e altre situazioni di disagio che non vengono quasi mai collegate al livello dello stress.
Lo stress si porta dietro conseguenze negative sia sul corpo che sulla mente. Dalla situazione di stress si passa facilmente ai problemi di salute. Oltre a tutte le sintomatologie psicosomatiche, come i dolori osteomuscolari, i problemi digestivi, le dermatiti e psoriasi, inizia ad aumentare lo stato di ansia, si inizia ad avere grosse difficoltà di concentrazione, a portare avanti i lavori e a dimenticarsi che cosa significhi vivere pienamente la propria vita.
In pratica, quando ci si rende conto di avere accumulato troppo stress, corpo e mente hanno già raggiunto il proprio limite.
Ed è qui che possono entrare in gioco le tecniche di coerenza cardiaca.
Con coerenza cardiaca ci si riferisce ad un metodo terapeutico che si basa su alcune tecniche di controllo della respirazione che hanno lo scopo di regolare la variabilità della frequenza cardiaca e, in questo modo, di influenzare il sistema nervoso centrale attraverso l'interazione col sistema nervoso autonomo, tramite il nervo vago.
In parole povere, trovarsi in uno stato di coerenza cardiaca significa riuscire a portare in equilibrio i sistemi corporei e ottenere dei grandi benefici per la salute.
Raggiungere lo stato di coerenza cardiaca è un atto volontario che si realizza attraverso alcune tecniche di respirazione.
Oggi queste tecniche possono essere favorite e controllate attraverso strumenti di biofeedback, che misurano, grazie a speciali sensori, sia la variabilità cardiaca (se non sai cos’è vai a leggere gli articoli di questo blog dove ne parlo), sia altri parametri, come la frequenza ed ampiezza respiratoria, la conduttanza cutanea e la temperatura corporea.
Quando si genera volontariamente la coerenza cardiaca, attraverso esercizi di respirazione controllata, anche se per periodi di tempo piuttosto brevi, si riescono a notare diversi cambiamenti.
La prima modifica evidente è la riduzione degli stati d’ansia, tipici delle situazione di forte stress non sotto controllo. Migliora la lucidità mentale, la stabilità emotiva, le capacità di recupero fisico, la qualità del sonno. Tutti questi miglioramenti creano a cascata anche altri vantaggi, in una spirale positiva. In poche parole, migliora la nostra vita.
Gli esercizi di respirazione, però, devono essere svolti regolarmente, perché la costanza è fondamentale per ottenere il massimo beneficio dallo stato di coerenza cardiaca. Come in tutte le cose, affinché abbiano efficacia, è importante che la pratica degli esercizi diventi un’abitudine. In questo modo si possono raggiungere i risultati migliori in poco tempo e, conseguentemente, poter apprezzare fin da subito i benefici di questo stato psicofisico.
Nelle immagini qui riprodotte, il grafico di sinistra rileva lo stato di incoerenza prima di una sessione di training, mentre a destra, la stessa persona, durante un esercizio di respirazione controllata, il grafico mostra sincronismo e armonia dei ritmi legati alla coerenza cardiaca.
Quello che purtroppo non si può apprezzare dal grafico di destra, ma che è una diretta conseguenza di questi esercizi, è il modo in cui la mente e il corpo hanno ristabilito l’equilibrio riportando armonia e calma.
Per monitorare il nostro stato di coerenza oggi la tecnologia ci mette a disposizione degli strumenti di biofeedback, che possono anche essere collegati ad un semplice smartphone, in modo da applicare le tecniche di coerenza cardiaca, autonomamente e in qualsiasi momento.
Grazie all’uso di tali strumenti, sono stati messi a punto dei protocolli che permettono di raggiungere uno stato di coerenza in pochi minuti, perché lo scopo del training è quello di arrivare, in brevissimo tempo, allo stato di coerenza cardiaca, in qualsiasi momento se ne senta il bisogno.
Se foste interessati a mettere in pratica le tecniche di coerenza cardiaca e imparare a usare gli strumenti con l’aiuto non esitate a contattarmi.
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