Ti senti come un orso bianco a cui sta mancando il ghiaccio sotto alle zampe e ha paura di affogare nel mare? Sto parlando del cambiamento organizzativo, quel cambiamento che in azienda ti viene chiesto per occupare un altro ruolo e tu pensi di non farcela, di non esserne capace.
Il cambiamento non è altro che una trasformazione, una modifica, un mutamento di una situazione precedente. Nel caso dell’essere umano si tratta di una vera e propria fase complessa in cui entrano in gioco diversi aspetti.
I cambiamenti portano sempre con sé una rivoluzione, positiva o negativa che sia. La preoccupazione è data dal fatto che non sappiamo come potremo vivere una situazione da quel momento in avanti, perché stiamo si affrontando qualcosa di nuovo.
È del tutto controproducente cercare di rimandare questa situazione il più possibile, prima o poi dovrà comunque avvenire. Prima ce ne rendiamo conto, prima diventiamo agili nel relazionarci con le novità.
Il cambiamento genera paura perché abbandoniamo la sicurezza della nostra routine e non siamo assolutamente certi di riuscirlo a gestire al meglio.
In realtà, dobbiamo viverlo come mezzo per rafforzare l’autostima, acquisire una visione più ampia della realtà che ci circonda e maturare nuove competenze personali e professionali. In questo modo saremo in grado di trasformare l’energia negativa data dalla paura di non farcela in forza di volontà necessaria per adattarci al meglio alla nuova situazione.
Non si tratta assolutamente di lanciarci a capofitto nella nuova esperienza, da un giorno all’altro. Andiamo per gradi: iniziamo a capire come la convinzione assoluta di non farcela è del tutto infondata se prima non facciamo almeno un tentativo.
Abbiamo finora trattato il cambiamento dal punto di vista generale, ma andiamo ora ad analizzarlo dal punto di vista dell’ambiente lavorativo. Il primo passo sta nel prendere atto dell’esistenza di una variazione, solo così potremo capire al meglio come agire.
Successivamente dobbiamo affrontare le nostre paure: capire effettivamente cosa fare con lo scopo di affrontare al meglio la situazione. Questo processo va accompagnato da un atteggiamento il più positivo e propositivo possibile. Non sarà scontato all’inizio, ma diverrà sempre più semplice, quasi automatico.
Nell’ambiente lavorativo, essere flessibili e proattivi è fondamentale. Dobbiamo adattarci al cambiamento cercando di trarne più conseguenze positive possibili. È necessario anche provare ad anticipare i cambiamenti, essere curiosi, informarci. Solo così potremo gestirli al meglio.
"Il capo è contro di me, fa di tutto per mettermi i bastoni tra le ruote"
Fermati un attimo. Pensa al tuo contributo all’interno dell’azienda, ai tuoi punti di forza e, perché no, anche ai tuoi punti di debolezza. Cerca di dare il massimo ricoprendo il tuo nuovo ruolo e dimostra a tutti che la capacità di adattamento fa parte di te. Solo così riuscirai a gestire al meglio i cambiamenti da affrontare
Se non riesci a gestire da solo il cambiamento necessario, se non ti senti sufficientemente preparato, non esitare a contattarmi.
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