... come i nostri processi mentali ci ingannano
Nella pratica della psicoterapia e nella comprensione del comportamento umano, uno degli aspetti più intriganti e importanti da esplorare sono i bias cognitivi. Questi sono errori sistematici nei nostri processi di pensiero che possono influenzare le nostre decisioni e giudizi in modi inconsapevoli e spesso distorti. Per comprendere appieno i bias cognitivi, è fondamentale esaminare anche il ruolo delle euristiche, che sono strategie di pensiero rapide e intuitive che ci aiutano a prendere decisioni in modo efficiente, ma che possono anche portare a errori.
Cosa sono i Bias Cognitivi?
I bias cognitivi sono delle distorsioni nella nostra percezione della realtà che possono influenzare le nostre decisioni e giudizi. Questi bias sono spesso il risultato di processi mentali automatici e inconsci che ci portano a elaborare le informazioni in modi non sempre accurati o razionali. In altre parole, i bias cognitivi ci inducono a vedere il mondo non come è effettivamente, ma come noi percepiamo che sia.
Il ruolo delle Euristiche
Le euristiche sono regole di base o strategie di pensiero che semplificano la presa di decisioni e risolvono problemi in modo rapido ed efficiente. Queste scorciatoie mentali ci permettono di risparmiare tempo ed energia cognitiva, ma possono anche portare a errori sistematici quando vengono applicate in modo errato o in situazioni complesse. Le euristiche sono spesso utilizzate quando siamo obbligati a prendere decisioni rapide o quando abbiamo a disposizione poche informazioni.
Bias Cognitivi e Euristiche: una relazione complessa
I bias cognitivi e le euristiche sono strettamente collegati. I bias cognitivi possono essere considerati come il risultato delle euristiche quando queste vengono applicate in modo errato o inappropriato. Ad esempio, uno dei bias cognitivi più comuni è il bias di conferma, che si verifica quando tendiamo a cercare, interpretare e ricordare le informazioni in modo da confermare le nostre credenze preesistenti. Questo bias può essere il risultato della nostra tendenza a utilizzare la euristica della conferma, che ci spinge a cercare informazioni che supportano ciò che già crediamo essere vero.
I più comuni Bias Cognitivi
Vediamo qui di seguito un elenco dei Bias Cognitivi più comuni e studiati:
Bias di Conferma: La tendenza a cercare, interpretare e ricordare le informazioni in modo da confermare le nostre credenze preesistenti.
Bias Illusione di Controllo: sovrastimare la propria capacità di influenzare gli eventi esterni per ottenere risultati desiderati.
Bias di Ancoraggio: La tendenza a basare le decisioni su informazioni iniziali o "ancoraggi", anche quando queste informazioni sono irrilevanti o poco affidabili.
Effetto Dunning-Kruger: La tendenza delle persone meno competenti a sovrastimare le proprie abilità e competenze.
Effetto Falso Consenso: La tendenza a sopravvalutare la frequenza con cui gli altri condividono le nostre opinioni e comportamenti.
Bias di Disponibilità: La tendenza a valutare la probabilità di un evento in base alla facilità con cui si possono ricordare esempi di tale evento.
Bias dell'Attribuzione: La tendenza a attribuire il proprio successo a fattori interni e il proprio fallimento a fattori esterni.
Effetto Halo: La tendenza a valutare positivamente una persona o un'idea in base alla nostra impressione generale, anche se non ci sono prove specifiche a sostegno di tale valutazione.
Effetto Rosellina: La tendenza a credere che un piccolo cambiamento iniziale possa portare a cambiamenti significativi nel futuro, anche quando non ci sono prove a sostegno di questa convinzione.
Bias di Autoservizio: La tendenza a attribuire il proprio successo a fattori interni e il proprio fallimento a fattori esterni, al fine di proteggere la nostra autostima.
Effetto Bandwagon: La tendenza ad aderire a un'opinione o un comportamento semplicemente perché sembra essere popolare o ampiamente accettato.
Bias Eccesso di Fiducia: avere eccessiva fiducia nei propri giudizi, credendo di possedere informazioni più accurate di quelle effettive.
Bias dello Scommettitore: credere che eventi passati influenzino quelli futuri, tipico nei giochi d'azzardo.
Bias del Punto Cieco: sopravvalutare la propria obiettività, rendendo difficile ammettere la possibilità di errori.
Bias di Proiezione: pensare che la maggioranza delle persone la pensi come noi.
Bias della Negatività: dare maggiore peso agli aspetti negativi, sottovalutando i successi.
Bias del Presente: cercare gratificazioni immediate, ignorando potenziali benefici futuri.
Bias dell'Ottimismo: vedere le cose in maniera più positiva rispetto alla realtà.
Bias di Omissione: preferire l'omissione all'azione, anche quando l'azione sarebbe più vantaggiosa.
Bias d'Azione: tendenza ad agire anche quando l'azione è meno vantaggiosa dell'omissione.
Il legame tra Bias Cognitivi e Ansia
I bias cognitivi possono giocare un ruolo significativo nello sviluppo e nel mantenimento dei disturbi d'ansia. Ad esempio, il bias di catastrofizzazione porta le persone a sovrastimare il pericolo e a immaginare i peggiori scenari possibili, contribuendo così all'aumento dell'ansia. Inoltre, il bias di attentività selettiva può portare le persone con ansia a concentrarsi in modo eccessivo su segnali di pericolo, ignorando o minimizzando le informazioni che potrebbero ridurre la loro ansia. Questi e altri bias cognitivi possono creare un circolo vizioso in cui l'ansia alimenta i bias cognitivi, che a loro volta alimentano ulteriormente l'ansia. Riconoscere e affrontare questi bias è quindi essenziale per gestire efficacemente l'ansia e promuovere il benessere emotivo.
Conclusioni
I bias cognitivi e le euristiche sono fenomeni complessi che influenzano il modo in cui percepiamo e prendiamo decisioni nel mondo che ci circonda. Comprendere questi concetti può aiutarci a diventare più consapevoli dei nostri processi di pensiero e a prendere decisioni più informate e razionali. Mentre i bias cognitivi possono portare a errori e giudizi distorti, il riconoscimento di questi pattern mentali ci offre la possibilità di correggere il nostro pensiero e migliorare la nostra comprensione della realtà.
Se soffri di ansia e pensi che questa possa essere causata da errori di valutazione della realtà, non esitare a contattarmi.
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Riferimenti bibliografici
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