L’attività sportiva, abbinata ad alimentazione incongrua ed abitudini di vita scorrette può determinare facilmente uno squilibrio del rapporto tra radicali liberi e sostanze antiossidanti.
Un alto tenore di radicali liberi, presto o tardi, porta a processi infiammatori che possono inficiare la performance ma soprattutto minare la salute dello sportivo stesso con disturbi cronici come invecchiamento precoce, aterosclerosi, diabete ….
Lo stress ossidativo porta nel tempo a danni organici certi dovuti alla aggressione dei radicali liberi alle strutture delle membrane cellulari con compromissione della funzionalità della cellula. Pertanto, soprattutto per pratica una attività sportiva costante, è opportuno seguire una dieta antiossidante:
Metodi di cottura meno ossidanti possibili: cuocere poco e più brevemente possibile
Consumare ad ogni pasto molti alimenti crudi o appena scottati
Diminuire il tempo di tempo di cottura immergendo le verdure in pochissima acqua o meglio cucinarle al vapore
Ridurre l’eccessiva esposizione degli alimenti all’aria e alla luce
Non friggere ed evitare di bruciare o brunire i cibi arrostiti
Supplementazione di base con antiossidanti: dosaggi personalizzati di vitamina E, C, acido lipoico.
A seconda dello sforzo fisico e della frequenza degli allenamenti possono essere affiancate altre molecole con funzione scavenger. Combattere efficacemente i radicali liberi consente di preservare il declino della funzione respiratoria mitocondriale e l’accumulo di mutazioni a livello del DNA mitocondriale. Tutto questo si traduce in una efficienza cardio-muscolare che si protrae nel tempo.
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